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Tabellino della partita
02/05/1977 - Ferrara, stadio Comunale 31° giornata del Campionato di Serie B 1976/1977 | |
Spal 0 | Lecce 0 |
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Grosso Prini Tassara Boldrini Gelli Fasolato Gibellini Manfrin Paina Iacolino Cascella | Nardin Lorusso Pezzella Mayer Zagano Giannattasio Cannito Biondi Petta De Pasquale Montenegro |
All.: Suarez Luis | All.: Renna |
Eventi: Lorusso De Pasquale | |
Arbitro: Lapi di Firenze | |
Note: Pioggia leggera ma insistente per tutta la partita, terreno scivoloso. Spettatori 11.043, per un incasso di 21.788.500 lire. Ammoniti De Pasquale per ostruzionismo e Lorusso per scorrettezze. Calci d'angolo 8 a 4 per la Spal. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci, il terzino Croci e il centrattacco Loddi; per la Spal il secondo portiere Orazi e il terzino-libero Reggiani e l'ala Donati. | |
Cronaca: La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 3 maggio 1977 così titolava: "Un Lecce vitalissimo scaccia la crisi, a Ferrara ritrovati difesa e centrocampo" Il punto sospirato è finito nel carniere dei salentini al termine di una gara aspramente combattuta, ma non molto entusiasmante sul piano tecnico. La partita ha viaggiato sui binari dell'equilibrio pressocchè perfetto. La Spal ubbidendo ai suoi.... doveri di squadra di casa, ha attaccato in prevalenza. ma non l'ha fatto con la disinvoltura cui aveva abituato da un paio di mesi a questa parte, vale a dire da quando è allenatore Suarez. Più che di un calo spallino, si può parlare di meriti del Lecce, ha aspettato tranquillamente gli avversari in zona, per tentare poi di infilarli con contropiedi veloci ed improvvisi. Ha avuto qualche occasione per riuscirvi, ma un pò per l'attenta partita di Grosso e un pò per qualche licenza di Petta e Montenegro, che magari avrebbero fatto meglio a lasciar perdere il fioretto per la robusta spada, non c'è riuscito. Elogiata in blocco la difesa, anche se Lorusso è stato costretto a ricorrere a qualche durezza di troppo per frenare il guizzante Cascella, va detto che il capolavoro tattico di Renna si è sviluppato nella zona centrale del campo. Giannattasio, Biondi e De Pasquale sono stati inesauribili nell'accorrere a dare man forte dietro, senza perdere di vista i collegamenti con le punte. Abbiamo lasciato per ultimo Cannito perchè merita una menzione particolare, il numero sette ha sbalordito per la continuità con la quale si è inserito nel vivo del gioco senza che la fatica avesse mai il sopravvento sulla lucidità della sua azione. |