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Tabellino della partita
22/11/1953 - Lecce, stadio Carlo Pranzo 10° giornata del Campionato di Serie C 1953/1954 | |
Lecce 6 | Pisa 2 |
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Zanotti Asta Giannuzzi Terzolo Carminati Cauzzo Repetti Bozzato Bislenghi Stabellini Frigo | Bindi Berretta Colombo Brondi Soraggi Meini (III) Angelo Romani Taccola (I) Limbergo Canonico Genovese Dal Bon |
All.: Vianello | All.: Nicolosi Nicolò |
Eventi: 4' Bozzato 9' Bislenghi [rig.] 14' Canonico 18' Bozzato 27' Frigo 31' Bozzato 33' Taccola I 85' Repetti | |
Arbitro: Mori di Cremona | |
Note: Temperatura primaverile, terreno in perfette condizioni, spettatori 6.000 circa. Lievi incidenti a Giannuzzi, Carminati e Genovesi, mentre Bindi (PI) al 40' della ripresa doveva abbandonare definitivamente il campo (colpito alla testa nell'azione dell'ultimo goal leccese) sostituito fra i pali da Soraggi, il cui posto veniva occupato da Canonico. Calci d'angolo 4 a 2 per il Lecce. | |
Cronaca: Il Corriere dello Sport di lunedì 23 novembre 1953 così commentava a firma del giornalista Carlo Ancona: "Se la gara fosse terminata alla fine del primo tempo nessuno avrebbe avuto il diritto di smentire chi avesse affermato di aver visto da una parte una macchina da goals (il Lecce) e dall'altra una modesta formazione in cerca di clemenza (...) L'azione del Lecce durante i primi 45 minuti era parsa chiara, limpida, fluida e sommamente redditizia da far perdere la bussola a qualsiasi avversario, per cui il Pisa non poteva sottrarsi a questa legge colpita e messa al tappeto da due colpi irresistibili di Bozzato e Bislenghi, vale a dire dai due migliori uomini di punta dell'attacco leccese. L'allenatore ospite aveva tenuto prudentemente arretrato Canonico per un gioco di copertura che al momento opportuno si sarebbe trasformato in contropiede. Di contro il Lecce disponeva i suoi uomini in modo da rendere inefficace la mossa avversaria: oltre a Stabellini in funzione di regista e coordinatore delle azioni offensive, Repetti e Frigo giocavano molto più indietro di Bozzato e Bislenghi i quali ultimi venivano così a trovarsi costantemente in posizione di scattare e mirare al sodo (...) Nella ripresa invece la musica cambiava tono e il Pisa si faceva ammirare non soltanto per la qualità del gioco svolto, ma anche per lo spirito battagliero che ne animava le azioni. Tuttavia se il Pisa minacciava da lontano i padroni di casa, erano invece quest'ultimi ad impegnare più volte l'estremo difensore toscano. Il migliore del Lecce è stato senza dubbio Bozzato (bene tutti gli altri), mentre degli ospiti si sono distinti Del Bon, Canonico, Genovesi ed a tratti Colombo" |