Tabellino della partita

20/12/1970 - Lecce, stadio Via del Mare
15° giornata del Campionato di Serie C 1970/1971
Lecce 2Internapoli 1
Menozzi
Lorusso
Flamini
Materazzi
Guzzo
Di Somma
Minervini
Desio
Crispino
Donadei
Fiaschi
Pietti
Brilla
Russo
Palcini
Pavoni
Martella
Alberti
Ceccolini
Gaddi
Cesero
Turola
All.: BerselliniAll.: Montez Oscar
Eventi:
66' Gol Crispino
70' Sostituzione Solega per Gaddi
86' Autogol Menozzi [aut.]
87' Gol Minervini
Ammonizione Martella
Ammonizione Gaddi
Ammonizione Ceccolini
Arbitro: Barboni di Firenze
Note:
Cielo sereno con temperatura fredda. Terreno in ottime condizioni. Spettatori 4.000 circa per un incasso di 3 milioni e mezzo di Lire. Lievi infortuni a Gaddi, Pietti e Palcini. Calci d'angolo 8 a 8 (primo tempo 8 a 5 per il Lecce). A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Panico e l'interno Cesana; per l'Internapoli il secondo portiere Volk.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 21 dicembre 1970 così titolava: "Finale-thrilling e Lecce al settimo cielo". Con l'Internapoli altra prova esaltante e dodicesima partita utile. Un Lecce davvero grande, di fronte ad un Internapoli tutto dedito a salvare il risultato di partenza, ha dato vita ad un incontro ricco di interesse tecnico, agonistico e spettacolare, zeppo di emozioni e di colpi di scena. Un gol di Fiaschi al 32' del primo tempo annullato per intervento deciso del segnalinee quando già l'arbitro aveva indicato il centro del campo; un rigore al 9' della ripresa, per fallo di Pietti su Fiaschi, fallito da Desio (o neutralizzato da Pietti se più vi piace, mossosi però con un certo anticipo); il gol valido di Crispino al 21' del secondo tempo; l'autorete, tra le più classiche, del portiere leccese Menozzi al 41' del secondo tempo su tiro senza pretese di Cencolini da fuori area; quindi un minuto dopo il nuovo e definitivo vantaggio del Lecce con un magnifico gol di Minervini. L'Internapoli ha pensato essenzialmente a difendersi e si è difeso molto bene ricorrendo qualche volta anche alle maniere forti e quando i tiri degli attaccanti avversari non erano intercettati da altri giocatori ci pensava Pietti ad afferrare tutto a terra, a mezza altezza e in presa alta. Una menzione particolare, comunque, meriterebbe Fiaschi in prima fila per il suo continuo andar dentro, rientrare e tornare alla carica, anche se tenuto sotto stretta sorveglianza da Brilla. Fiaschi avrebbe senza dubbio meritato la soddisfazione del gol. E quando si è visto annullare la rete realizzata al 32' del primo tempo per fuori gioco di un paio di suoi compagni ha reagito vivacemente col segnalinee che aveva giustamente sbandierato in tempo utile, non visto subito dall'arbitro Barboni. Ma non è stato soltanto Fiaschi a far mirabilie nel Lecce. Tutti gli altri. da Guzzo a Lorusso a Flamini, Di Somma, Materazzi, Donadei, Desio, Crispino, e Minervini, si sono dati da fare senza risparmio con intelligenza ed acume tattico, anche dopo il gol di Crispino al 21' della ripresa. L''Internapoli solo allora ha cominciato a desistere dalla difesa ad oltranza, fino a quel momento si era giocato ad una sola porta. Mancavano soltanto quattro minuti alla fine e Cencolini da fuori area aveva rilanciato un pallone in area del Lecce nella speranza che Cesero o qualche altro la colpisse di testa. Nessuno riusciva ad intervenire e Menozzi si apprestava a raccogliere tranquillamente la palla che gli sfuggiva dalle mani e con uno strano effetto batteva prima sotto la parte alta della rete e quindi continuava a saltellare al di là della linea bianca, malgrado i vari tentativi di Menozzi di ricacciarla in campo.. Ed anche in questa circostanza l'intervento del segnalinee risultava determinante , l'arbitro infatti , dalla posizione in cui si trovava, non avrebbe potuto giudicare facilmente se il pallone fosse o meno entrato in rete. Il segnalinee correva verso il centro del campo e l'arbitro convalidava. Un minuto dopo rabbiosamente il Lecce si portava nuovamente avanti e Crispino dalla sinistra crossava al centro mettendo Minervini nella condizione di acciuffare la vittoria in "zona Cesarini". (Carlo Ancona, inviato de La Gazzetta del Mezzogiorno)