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Tabellino della partita
17/01/1971 - Lecce, stadio Via del Mare 18° giornata del Campionato di Serie C 1970/1971 | |
Lecce 4 | Pro Vasto 1 |
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Ferretti Lorusso Flamini Materazzi Guzzo Rigato Crispino Desio Fiaschi Cesana Donadei | Germano Parlanti Juso Mileno Taverna Majo Di Paolo Cioncolini Lo Vecchio Fera De Foglio |
All.: Bersellini | All.: Mariani Amos |
Eventi: 14' Fiaschi 42' Fiaschi 46' Trozzi per Mileno 49' Desio 57' Flamini 58' Fera Lorusso Juso | |
Arbitro: Minozzi di Monfalcone (GO) | |
Note: Cielo quasi coperto con terreno pesante per la pioggia dei giorni scorsi. Temperatura fredda. Spettatori 2.000 circa per un incasso di 1 milione e mezzo di Lire. Calci d'angolo 10 a 4 per il Lecce (primo tempo 3 a 1). A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Menozzi e il terzino Tornese; per il Pro Vasto il secondo portiere Pezzotti. | |
Cronaca: La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 18 gennaio 1971 così titola: "L'impresa esaltante del Martina rimette in quota Brindisi e Lecce". La capolista Salernitana messa ko sul campo della grande matricola pugliese. Due sono le ipotesi: o il Lecce è tornato improvvisamente grande nel vero senso della parola oppure il Pro Vasto è una formazione composta soltanto da giocatori pieni di coraggio e di vivacità. Quattro gol il Lecce li sognava da parecchio in una sola partita e lo stesso Pro Vasto aveva incassato finora 16 reti in 17 gare, vale a dire meno di un gol alla settimana in media. E se oggi l'attacco leccese si è svegliato a tal punto da ridicolizzare un difesa, che sulla carta non è la peggiore del girone, vuol dire che i ragazzi di Bersellini si sono completamente riavuti sul piano tecnico e morale, riscattandosi dalla grigia prestazione di domenica scorsa contro il Pescara, conseguenza forse della situazione psicologica in cui erano venuti a trovarsi dopo la dura sconfitta di Messina. Con questo successo il Lecce, dunque, è di nuovo lanciato verso posizioni migliori. Non è stato il Pro Vasto a giocar male, anzi dovremmo elogiare questi ragazzi che, lasciato il vecchio capitano Mileno negli spogliatoi alla fine del primo tempo, hanno spesso reagito alla superiorità tecnico-tattica dell'avversario, segnando un gol subito dopo la quarta rete del Lecce e colpendo un palo, un istante prima, per non parlare del salvataggio di Rigato sulla linea (al 21' della ripresa) con Ferretti già fuori causa su tiro di Fera. Ma il Lecce lo ha sovrastato dalla cintola in su andando a rete quattro volte e rasentando in diverse occasioni altre marcature. Il Lecce non ha potuto schierare Minervini ( per la morte del fratello Gerardo nel naufragio della Texaco nel canale della Manica, è stato osservato un minuto di raccoglimento prima dell'inizio), Di Somma (ancora infortunato) e Frieri (per motivi disciplinari) e Bersellini ha dovuto utilizzare, come finta ala, Donadei con compiti di centrocampista, facendo avanzare Desio per dare a Crispino e Fiaschi la possibilità di arrivare più facilmente in zona tiro. Il programma è stato rispettato in pieno sul campo ed il risultato sta appunto a dimostrare che la squadra può arrivare molto lontano. Fiaschi è stato il mattatore della giornata realizzando due gol (il primo su cross di Desio dalla sinistra e tiro del centravanti e il secondo su azione di Lorusso in profondità sulla sinistra, cross del terzino per Fiaschi al centro dell'area e tocco di piatto di quest'ultimo) e sfiorandone altri; ma anche Desio e Crsipino meritano una attenzione particolare, non soltanto perchè la mezzala ha arrotondato il punteggio con un bel tiro al volo in apertura di ripresa su centro di Fiaschi, ma anche e soprattutto per quello che hanno reso in fase di preparazione di tutte le manovre offensive. Cesana e Donadei hanno sgobbato parecchio, tentando anche di risolvere personalmente alcune azioni: non sono stati fortunati nei tiri conclusivi. Materazzi, dal canto suo, è stato il solito trampolino di lancio per quasi tutti i tentativi offensivi, ai quali hanno spesso partecipato a turno i terzini Lorusso e Flamini: quest'ultimo è riuscito addirittura a battere Germano con un tiro parabolico, quasi all'incrocio dei pali. Dal coro di approvazioni non vanno esclusi gli altri difensori Guzzo e Rigato ed il portiere Ferretti, anche se quest'ultimo è stato poco impegnato. |