Tabellino della partita

23/05/1976 - Lecce, stadio Via del Mare
36° giornata del Campionato di Serie C 1975/1976
Lecce 2Siracusa 0
Di Carlo
Lorusso
Loseto
Mayer
Loprieno
Giannattasio
Nastasio
Cannito
Loddi
Fava
Montenegro
Avagliano
Zanoli
Restivo
Culotti
Crippa
Bragatto
Bozzi
Rappa
Molinari
Brunetti
Mangiapane
All.: RennaAll.: Sacchella Ulderico
Eventi:
46' Gol Montenegro
65' Gol su rigore Montenegro [rig.]
Ammonizione Mayer
Arbitro: Ballerini di La Spezia
Note:
Pomeriggio quasi invernale con cielo plumbeo e vento di scirocco. Terreno di gioco con larghe chiazze d'acqua (caduta prima della gara) che con il passar dei minuti si sono trasformate in vere e proprie pozzanghere. E' piovuto anche a fine partita facendo .....sciogliere i numerosi caroselli automobilistici con bandiere giallorosse e con tamburi e grancasse. leggero infortunio (25' del s.t.) a Loddi: in uno scontro con Avagliano è rimasto a terra per circa 4 minuti. Ammonito Mayer per gioco falloso. Sorteggio antidoping positivo per Loprieno, Giannattasio e Nastasio (LE) e Rappa, Molinari e Brunetti (SR). Stadio quasi esaurito con non meno di 20.000 spettatori (paganti 14.000) ed un incasso di circa 37 milioni. Angoli 8 a 2 (p.t. 6 a 0) per il Lecce. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Jacoboni, il terzino-stopper Bertuolo e il centrocampista De Pasquale; per il Siracusa il secondo portiere Bissoli, il terzino Carlucci e il centrocampista Lombardo.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 24 maggio 1976 così titolava: "Ancora due gol di Montenegro e Lecce con un piede in serie B" Undici maschere di fango per conquistare due punti che valgono mezza serie B. Un Lecce, quindi, semplicemente stupendo, generoso ed indomabile, quasi commovente. Certamente in Lecce degno dominatore del girone, da stasera spavaldamente sulla poltrona del primato, grazie anche ad un magnifico Bari che ha inflitto al Benevento una severa batosta.[....] Oggi, ad ogni modo, è stata una giornata memorabile per il Salento sportivo. C'erano non meno di 20.000 tifosi che hanno fatto da cornice alla prestazione superlativa di un Lecce altamente meritevole del successo. E' stato un momento di grande passione, di grande emozione, di infinita gioia, quando da bari è arrivato l'annuncio del primo gol e quando Montenegro ( a mezzo minuto della ripresa) ha segnato un altro dei suoi gol-capolavoro, rendendo, con un preciso colpo di testa, inutile il tentativo disperato di parata di Avagliano. Non è facile descrivere cosa è successo in questi momenti. [....] Hanno pianto di soddisfazione moltissimi tifosi, si sono stretti in un abbraccio prolungato a fine gara gli undici del Lecce. Scene da brividi[....] E' successo il finimondo dopo questo gol scaccia-incubo: mille e mille bandiere si sono alzate al cielo, sono esplosi tanti fuochi pirotecnici, ci sono stati baci ed abbracci. E non s'è capito più niente non appena il microfono ha annunziato la prima segnatura del Bari. Non era uno stadio di calcio, ma un autentico "inferno" di entusiasmo. E dopo il grido "Forza Lecce", i salentini sportivamente e con gratitudine hanno scandito a viva voce "Bari-Bari". E' stato veramente bello: la Puglia calcistica si abbracciava idealmente per far...fuori lo "straniero" Benevento. L'entusiasmo delle tribune ha contagiato anche il Lecce che si è messo a giocare a nervi più distesi , senza quell'assillo del gol a tutti i costi. E' stato premiato al 20' con un rigore: lo ha provocato il portiere Avagliano placcando con le mani ( a mò di rugby) i piedi di Montenegro che ormai stava per segnare. Rigore sacrosanto che lo stesso capocannoniere del Lecce e del girone (da stasera ha raggiunto quota 20 nella graduatoria delle marcature) ha realizzato con un tiro forte e alto.