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Tabellino della partita
12/09/1976, ore 16:30 - Taranto, stadio Salinella 4° giornata di Coppa Italia 1976/1977 - Primo turno | |
Taranto 0 | Lecce 1 |
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Trentini Giovannone Cimenti Nardello Spanio Capra Gori Caputi Selvaggi Romanzini Jacomuzzi | Nardin Zagano Croci Mayer Loprieno Giannattasio Sartori Biondi Loddi Fava Montenegro |
All.: Seghedoni Gianni | All.: Renna |
Eventi: 2' Biondi 21' Zagano 27' Giovannone 44' Caputi 46' Dellisanti per Caputi 46' Pezzella per Giannattasio 49' Fava 66' Biondi Mario per Nardello 70' Cannito per Fava | |
Arbitro: Benedetti di Roma | |
Note: Pomeriggio caldo, di sole. Terreno in perfette condizioni. Spettatori 23.000 circa di cui 17.346 paganti per un incasso di 44.282.000 lire. Incidenti di gioco a Giannattasio e Nardello. Ammoniti: Zagano per fallo su Gori, Giovannone per proteste, Caputi per fallo su Giannattasio, Fava per fallo su Romanzini. Angoli 9 a 2 (p.t. 6 a 1) per il Taranto. In panchina per il Lecce: Vannucci (portiere), il jolly Bacilieri e l'ala Petta; per il Taranto: Degli Schiavi (portiere), il centrocampista Bosetti e l'ala Turini. | |
Cronaca: La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 13 settembre 1976 così titolava: "Il Lecce inventa un gol e dà spettacolo Il Taranto è ok ma sbaglia troppo sotto rete" I salentini con una rete di Biondi dopo due minuti superano il turno (viene eliminato anche il Torino). E' appena il secondo minuto: Sartori allunga sulla destra a Montenegro, affrontato da Giovannone; l'attaccante leccese scatta bene, supera il difensore e punta verso l'area, ma Giovannone lo sgambetta platealmente, rinvenendogli dalle spalle. Il calcio di punizione è un pò più avanti della "trequarti" sulla destra, in diagonale rispetto alla porta del Taranto. Tutti si aspettano il cross, tanto da non opporre alcuna barriera a Biondi, che è incaricato del tiro. Più di tutti crede nel cross proprio Trentini, il quale si apposta un pò avanti, e verso il palo più lontano dal punto dove la punizione sta per essere battuta. Ma l'ex catanese Biondi è uno specialista eccezionale: finta la rincorsa lenta, poi "taglia" il pallone con gran forza, beffando Trentini. Tutto quel che accade dopo la rete, in pratica tutta la partita, è condizionato da questo gol. perchè il taranto è costretto a condurre la danza, a spingersi in avanti anche con qualche difensore. Il Lecce si acconcia ad un incontro prudente, in attenta copertura, avvantaggiato dal poter disporre in attacco di due emeriti contropiedisti come Loddi e Montenegro e in centrocampo dall'acume tattico di Giannattasio, dall'intelligenza di Fava, dal dinamismo di Biondi. |