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Tabellino della partita
11/04/2009, ore 15:00 - Lecce, stadio Via del Mare 31° giornata del Campionato di Serie A 2008/2009 | |
Lecce 1 | Sampdoria 3 |
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Benussi Schiavi Fabiano Esposito Ariatti Angelo Giacomazzi Vives Caserta Tiribocchi Castillo | Castellazzi Lucchini Gastaldello Accardi Padalino Sammarco Palombo Franceschini Pieri Pazzini Cassano |
All.: De Canio | All.: Mazzarri |
Eventi: 11' Pazzini 20' Papadopoulos per Tiribocchi 30' Cassano [rig.] 46' Konan per Esposito 58' Caserta [rig.] 68' Ziegler per Padalino 72' Giacomazzi 75' Ferri per Lucchini 80' Giuliatto per Ariatti 88' Cassano [rig.] 89' Marilungo per Cassano Gastaldello Schiavi Giacomazzi Konan Vives | |
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia | |
Note: Squalificati: Polenghi; Campagnaro (S); Giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni; le squadre hanno giocato con il lutto al braccio per rispetto delle vittime del terremoto di L'Aquila; minuti di recupero: p.t. 4, s.t. 2; tiri in porta: 8-6; tiri fuori: 4-5; fuorigioco: 1-2; palle recuperate (perse): 13-7 (12-23); corner: 5-3; falli subiti: 19-25; possesso palla: 54%-46%. | |
Cronaca: "[...] De Canio schiera Schiavi sulla destra dello schieramento difensivo al posto dello squalificato Polenghi e lascia a casa Stendardo, Papa Waigo e Ardito; Mazzarri, che non può contare sullo squalificato Campagnaro, non riesce a recuperare Stankevicius e Raggi, ma in attacco può contare sul tandem Pazzini-Cassano, con il barese (fischiatissimo) che torna a giocare in Puglia dopo tre anni. La partenza del Lecce è da film dell'orrore: al 6' la difesa pasticcia in disimpegno, Pazzini ruba palla e pesca Cassano solo in area ma l'attaccante blucerchiato calcia addosso a Benussi, gettando alle ortiche la più facile delle occasioni. Passano cinque minuti e la Samp passa: Pieri da sinistra tocca al centro, la difesa leccese si ferma e Pazzini, solo al centro dell'area, non ha difficoltà nel battere Benussi con un bel sinistro sotto la traversa. Il Lecce è confuso, impreciso, nervoso: Giacomazzi e Vives si fanno ammonire e salteranno la prossima, delicata, partita contro la Roma; stessa sorte toccherà a Schiavi dopo una brutta entrata su Cassano. Già in difficoltà, il Lecce al 20' perde Tiribocchi, costretto ad uscire con la schiena dolorante per una botta ricevuta nei primi minuti. Al 30' la Samp raddoppia: l'azione parte ancora una volta da Pieri, che entra in area dalla sinistra e viene contrastato da Vives, che nell'occasione tocca con una mano; Dondarini, fiscale, assegna il calcio di rigore, che Cassano trasforma spiazzando Benussi. In avvio di ripresa De Canio inserisce la terza punta, Konan, al posto di un difensore, Esposito. Gli effetti sono benefici: i giallorossi sono più intraprendenti, mettono in campo quella foga agonistica che è mancata nel primo tempo. Nei primi minuti Caserta su punizione prima manda di poco a lato, poi centra la traversa. Il Lecce meriterebbe anche un calcio di rigore per un fallo di Lucchini su Castillo, non visto dal direttore di gara. Ma il rigore arriva lo stesso, al 13', per un intervento di Accardi, che si vede scavalcare con un pallonetto da Papadopoulos e lo atterra: dal dischetto Caserta trasforma. La Samp sembra frastornata dal veemente avvio di ripresa dei leccesi. Grandi proteste dei padroni di casa al 20': Konan se ne va, entra in area sulla sinistra, Padalino lo rimonta e lo tocca da dietro facendolo cadere. Il rigore sembra sacrosanto, ma Dondarini ammonisce l'ivoriano per simulazione. Il Lecce assedia l'area blucerchiata e al 25' va vicinissimo al pareggio, con Accardi che salva di testa sulla linea su colpo di testa di Castillo. L'assedio della squadra di De Canio si attenua dal 27', quando Giacomazzi commette un secondo fallo da ammonizione e lascia la squadra in dieci. Ma anche in inferiorità numerica, è il Lecce a sfiorare ancora il pareggio, al 40': ci vuole una grande parata di Castellazzi per respingere il colpo di testa di Schiavi. Tre minuti dopo i blucerchiati chiudono la partita: Pieri viene steso in area, l'arbitro assegna il rigore; dal dischetto è ancora una volta Cassano a trasformare. [...]" (Omar Carelli - gazzetta.it) |