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Tabellino della partita
26/04/2009, ore 15:00 - Lecce, stadio Via del Mare 33° giornata del Campionato di Serie A 2008/2009 | |
Lecce 2 | Catania 1 |
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Benussi Polenghi Fabiano Esposito Giuliatto Munari Zanchetta Edinho Giacomazzi Tiribocchi Papadopoulos | Kosicky Potenza Silvestre Stovini Capuano Carboni Llama Biagianti Izco Morimoto Martinez |
All.: De Canio | All.: Zenga |
Eventi: 11' Munari 25' Tiribocchi 46' Spinesi per Llama 46' Sciacca per Izco 47' Martinez 72' Schiavi per Zanchetta 75' Castillo per Tiribocchi 76' Falconieri per Potenza 85' Konan per Papadopoulos 90' Sciacca Sciacca Zanchetta | |
Arbitro: Gervasoni di Mantova | |
Note: Squalificati: Ariatti; Mascara (C). | |
Cronaca: La scarica di adrenalina dopo il gol del “Tir” è stata notevole, anche se poi a freddo i fantasmi del passato sono riaffiorati pesantemente. Troppa era la paura che la gara contro il Catania potesse rivelarsi, nella delusione, simile a quella contro il Torino. Il gol subito al rientro dagli spogliatoi è stata una perturbazione, un fulmine che colpisce due, tre, quattro volte lo stesso punto. Ed invece il Lecce controlla bene la gara, fa sfogare l’avversario e poi ci riprova, a gonfiare la rete. Non è un caso che il Lecce vince con i suoi uomini fidati più il greco Papadopulous, che alla lunga si rivela un ottima seconda punta, per niente inutile, e il brasiliano Edinho, calciatore di categoria. Non è un caso che a lottare e a volere la serie A siano gli stessi che qualche mese fa l’hanno conquistata, nella domenica in cui un paio di pedine, arrivate ed atteggiatesi a salvatori della patria, hanno provato contemporaneamente l’ebbrezza di guardare la propria squadra dominare il campo per vincerla. Il Catania non può essere considerato un test attendibile, perché aveva tre squalificati, perché ha testato sul verde del “Via del Mare” dei primavera, perché non ha più niente da chiedere al campionato, per questo si attende la prova del nove, domenica prossima, contro la Juventus. Tre punti che sono fondamentali per la corsa salvezza, alla luce dei risultati di Torino e Bologna, quanto meno per non essere tagliati fuori subito. Vittorio Murra |