Tabellino della partita

31/05/2009, ore 15:00 - Genova, stadio Luigi Ferraris
38° giornata del Campionato di Serie A 2008/2009
Genoa 4Lecce 1
Scarpi
Papastathopoulos
Ferrari
Bocchetti
Rossi
Milanetto
Thiago Motta
Criscito
Sculli
Milito
Jankovic
Rosati
Vives
Ingrosso
Esposito
Ariatti
Giacomazzi
Zanchetta
Edinho
Basta
Konan
Tiribocchi
All.: GasperiniAll.: De Canio
Eventi:
22' Gol Jankovic
32' Gol Tiribocchi
47' Sostituzione Vanden Borre per Thiago Motta
52' Gol Criscito
56' Gol Milito
61' Sostituzione Stendardo per Zanchetta
64' Sostituzione Caserta per Edinho
67' Gol Milito
70' Sostituzione Mesto per Bocchetti
78' Sostituzione Modesto per Criscito
80' Sostituzione Cacia per Konan
Ammonizione Konan
Ammonizione Caserta
Arbitro: Tozzi di Ostia Lido
Note:
Giornata soleggiata con terreno di gioco in buone condizioni; spettatori: 29.000; corner: 4-9; minuti di recupero: p.t. 2, s.t. 0.
Cronaca:
E' già nella storia, questa stagione del Genoa: 19 successi, 56 gol fatti, appena 39 subiti. La qualificazione all'Europa League e l'incoronazione di Gasperini. Contro il Lecce già retrocesso, non poteva che finire in goleada. Ad aprire le danze è Jankovic (22') con un splendido tocco sotto a render velenosa la parabola dell'1-0. I salentini non ci stanno, soprattutto Tiribocchi che più d'una volta impegna Scarpi prima di batterlo (32') con un preciso diagonale a fil di palo. Milito è troppo teso e allora si va al riposo sull'1-1.
Al bomber argentino che insegue Ibra per il titolo di capocannoniere va meglio nella ripresa. Prima fa l'assist-man per Criscito che al 7' riporta avanti i rossoblù. Poi in dieci minuti (11' e 22') arriva la doppietta, con un gran controllo e tiro su assist di Sculli e a seguire servito da Vanden Borre. Sarebbe l'aggancio all'interista a quota 24, se lo svedese poco dopo non segnasse anche la rete numero 25, quella della consacrazione a miglior cannoniere della serie A. Fanno di tutto per farlo segnare ancora, ma l'argentino non ci riesce. Finisce coi tifosi che lo spogliano, i compagni che lo abbracciano e lui che piange.
E il Lecce? In un clima simile, con la squadra già condannata alla retrocessione e imbottita di assenze, è comunque uscito a testa alta. Merito di De Canio che un po' di speranza ai suoi l'aveva ridata dopo una stagione disseminata di troppi pareggi e poche vittorie, appena cinque. Anche per questo i pugliesi chiudono all'ultimo posto. Alla società, adesso, il compito di programmare un campionato di B ad alto livello. I giocatori per far bene ci sono, da Tiribocchi a Giacomazzi, da Edinho a Esposito, fresco convocato nella Nazionale di Lippi. Se arriveranno queste conferme, la base per risalire in serie A è già pronta.
Claudio Lenzi - La Gazzetta dello Sport, ed. on-line