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Tabellino della partita
21/11/2010, ore 15:00 - Lecce, stadio Via del Mare 13° giornata del Campionato di Serie A 2010/2011 | |
Lecce 2 | Sampdoria 3 |
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Rosati Rispoli Giuliatto Fabiano Mesbah Grossmüller Giacomazzi Bertolacci Jeda Chevanton Di Michele | Curci Cacciatore Gastaldello Lucchini Ziegler Koman Tissone Poli Guberti Pazzini Marilungo |
All.: De Canio | All.: Di Carlo |
Eventi: 9' Pazzini 38' Chevanton 41' Pazzini [rig.] 46' Diamoutene per Giuliatto 56' Mannini per Koman 56' Munari per Grossmüller 67' Dessena per Marilungo 72' Di Michele 76' Volta per Cacciatore 80' Corvia per Jeda 83' Diamoutene 88' Pazzini Guberti Di Michele Ziegler | |
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto | |
Note: Minuti di recupero: p.t. 3, s.t. 4 | |
Cronaca: 9' Sampdoria subito in vantaggio: Rispoli perde palla, la Sampdoria riparte e - approfittando di un pasticcio tra Rosati e soprattutto Fabiano - riesce ad insaccare con Pazzini. Il Lecce cerca subito la reazione, con diverse azioni offensive che danno non poche preoccupazioni alla retroguardia giallorossa. Il finale di tempo è rovente, con Chevanton che reclama prima un penalty per un fallo di mano, poi va a commettere un fallo che ha il sapore della vendetta. Gava lo butta fuori. E pochi minuti dopo Grossmuller commette fallo in area giallorossa sull'ex Marilungo. Il rigore è battuto ancora da Pazzini che trasforma con un tiro potente. Nella ripresa il Lecce parte a testa bassa nonostante l'inferiorità numerica. E al 72', complice uno strepitoso numero di Di Michele, i giallorossi accorciano le distanze con il diagonale rasoterra dell'attaccante, abile nel superare il marcatore con un colpo di tacco! Undici minuti dopo, su azione di corner, Diamoutene da poco entrato colpisce di testa e rende vano l'estremo tentativo di Curci, la palla è in rete. Quando sembrava che i giallorossi potessero mantenere in battuto il "Via del Mare", all'88' Pazzini parte sul filo del fuorigioco (e, forse, oltre) e infila ancora Rosati. Per l'attaccante toscano è la settima rete segnata al Lecce, quando mancavano una manciata di secondi al termine della sfida. |