Archivio
Tabellino della partita
20/02/2016, ore 17:30 - Lecce, stadio Via del Mare 23° giornata del Campionato di Serie C1 2015/2016 | |
Lecce 3 | Foggia 1 |
---|---|
Perucchini Alcibiade Cosenza Abruzzese Legittimo Lepore Papini Salvi Surraco Moscardelli Liviero | Narciso Angelo Loiacono Agnelli Lanzaro Gigliotti Arcidiacono Vacca Iemmello Sarno Riverola |
All.: Braglia | All.: De Zerbi |
Eventi: 6' Lepore 22' Surraco 46' Gerbo per Riverola 54' Sowe per Surraco 56' Legittimo 58' Lanzaro 64' Sainz-Maza per Arcidiacono 74' Chiricò per Vacca 75' Curiale per Moscardelli 77' Curiale 77' Curiale 82' Sowe 85' Agnelli 85' Vécsei per Liviero 92' Perucchini | |
Arbitro: Baroni di Firenze | |
Note: | |
Cronaca: "[...] Sette minuti per cambiare il match. Ed è un episodio che fa bene – e tanto – al Lecce. Perché quando Lepore sblocca il risultato con un gran destro che finisce sotto la traversa, il Foggia accusa il colpo e soprattutto i salentini possono interpretare la gara come si erano prefissi all’inizio. Gli schieramenti delle due formazioni sono speculari solo in apparenza: molto più 4-5-1 quello proposto da Braglia, con il solo Moscardelli a tenere impegnata la retroguardia del Foggia, e Surraco (ammonito e graziato due volte dal direttore di gara) ad agire da mezzala. A turno uno dei tre centrali sale a far pressing sul portatore di palla e a dar manforte al centravanti giallorosso. Il Foggia tiene come sempre il possesso, fa la partita, ma manca la brillantezza necessaria negli ultimi venti metri. Le uniche due conclusioni arrivano nei minuti finali: tenero il destro a giro di Loiacono (schierato a sorpresa a sinistra, con Lanzaro e Gigliotti al centro), più insidioso il sinistro diretto sul primo palo, di Sarno. Il gioco si sviluppa come sempre sulle fasce, anche se gioco forza la qualità della spinta sulla destra è qualitativamente superiore. L’assenza di Di Chiara a sinistra pesa, perché Loiacono, al netto della diligenza tattica e della buona volontà, non possiede né i tempi per appoggiare Arcidiacono, né il piede per proporre cross interessanti. Il Lecce piazza nove uomini dietro la linea della palla, aspettando il momento propizio per pescare il giusto corridoio dove poter lanciare Moscardelli o uno dei centrocampisti. Pragmatismo puro, che però almeno nella prima frazione funziona e alla grande, di fronte alla più raffinata ma meno concreta manovra dei ragazzi di De Zerbi. Se non tiri non segni. Sembrerà banale come assioma, ma non perde mai la sua valenza. Il Foggia attacca come sempre, tiene alta la percentuale del possesso palla, ma per i tiri in porta bisogna guardare altrove. L’inconsistenza offensiva non si sblocca neppure con gli innesti di Maza e Chiricò, e prima ancora – a inizio di ripresa – di Gerbo in luogo di un ancora inconsistente Riverola. Vanno meglio le cose a Braglia, che dalla sua panchina pesca i due gol che chiudono il match. Curiale prima, con una gran girata volante, Sowe dopo con un perfetto contropiede la chiudono. A poco serve il gol nel finale di Agnelli (o di Sarno) in una azione ispirata da Chiricò prima, e completata dal fantasista napoletano. La pietanza è troppo amara per poter essere addolcita da un cioccolatino. Il Foggia crolla, dopo quattro vittorie consecutive esterne, e viene superato dal Lecce [...]" (Alessandro Tosques - www.foggiatoday.it) |