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Tabellino della partita
16/04/1978 - Catanzaro, stadio Stadio Comunale 30° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978 | |
Catanzaro 3 | Lecce 1 |
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Pellizzaro Ranieri Zanini Arbitrio Groppi Maldera (I) Luigi Nemo Improta Rossi Renzo Nicolini Palanca | Nardin Lorusso Lugnan Belluzzi Zagano Mayer Sartori Biasiolo Beccati Pezzella Montenegro |
All.: Sereni Giorgio | All.: Giorgis |
Eventi: 54' Borzoni per Nemo 58' Palanca 73' Zanini 75' Beccati 79' Palanca Mayer Nicolini Pezzella | |
Arbitro: Longhi di Roma | |
Note: Pomeriggio con pioggia, vento ed a tratti anche sole. Una bufera d'acqua si è abbattuta all'inizio della ripresa facendo temere la sospensione della gara. Terreno molto allentato. Ammoniti per gioco falloso Mayer e Pezzella (LE), Nicolini (CZ). A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci, l'interno Cianci e lo stopper Loprieno; per il Catanzaro il secondo portiere Casari e il terzino-stopper Arrighi. Sorteggio antidoping per Lorusso, Belluzzi e Montenegro (LE), Arbitrio, Rossi e Improta (CZ). Angoli 9 a 6 (p.t. 4 a 4) per il Catanzaro. Spettatori paganti 10.160 per un incasso di 32.566.000 lire (più 4 milioni per la quota abbonati). | |
Cronaca: La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 17 aprile 1978 così titola: "Lecce irriconoscibile nella ripresa ma rimane nel gruppo delle grandi". E' la sconfitta più assurda e più pesante del Lecce in questo campionato. Sino ad oggi infatti non aveva mai incassato tre gol e per giunta regalandoli in maniera incredibile. La partita si può dividere in due fasi distinte. Il Lecce non ha sbagliato quasi niente nel primo tempo, mettendo spesso in soggezione il Catanzaro. Montenegro al 28' su angolo battuto da Sartori ha colpito bene di testa ma il pallone è finito contro il montante basso del palo. Al 32' Biasiolo ha concluso debolmente un'azione iniziata da Belluzzi e proseguita da Montenegro con una finta, al 38' ancora Montenegro si è visto respingere in angolo da Pellizzaro con un bell'intervento, un pallonetto che avrebbe potuto avere miglior sorte. Ovviamente anche il Catanzaro ha cercato di recitare la sua parte, ha colpito una traversa al 25' con Improta e poi Nicolini nel rimbalzo ha sciupato malamente. Ed è stata questa l'azione più interessante dei calabresi nel primo tempo, che hanno impegnato Nardin con un tiro di Arbitrio al 27' respinto con i pugni dal portiere leccese. Si pensava che anche la ripresa sarebbe andata nello stesso modo del primo tempo ed invece è successo che il Catanzaro ha ritrovato improvvisamente i suoi attaccanti ed il Lecce ha...perduto alcuni dei suoi difensori, apparsi svagati ed ingenui in maniera a dir poco incredibile. Ha avuto la meglio il Catanzaro che al 13' con una punizione eseguita in maniera brillante da Palanca che, con un tiro violento corretto da un rimbalzo sul terreno, ha ingannato Nardin vanamente proteso alla parata. La punizione, calciata da Improta per Palanca, era stata assegnata al Catanzaro per un fallo di Sartori su Arbitrio a 25 metri dall'area di rigore leccese. Il gol del Catanzaro è anche avvenuto nel momento in cui si è abbattuto sullo stadio un violento acquazzone che poi ha reso più difficile (i salentini giocavano controvento nella ripresa) la reazione immediata del Lecce che invece di pareggiare ha subito dopo altri 15 minuti il 2-0 e ancora una volta su calcio piazzato. Era il 28' della ripresa, Pezzella ha spinto alle spalle Improta e l'arbitro ha assegnato la punizione al Catanzaro. Ha Battuto lo stesso Improta, lungo per Zanini che, arrivato da dietro, ha avuto tutta la possibilità (e Belluzzi che cosa faceva?) di calciare al volo e segnare imparabilmente. A questo punto la partita si poteva considerare ormai conclusa per il Lecce. Invece con una rabbiosa impennata i salentini hanno dimezzato lo svantaggio segnando un bel gol con Beccati, con un tiro imprendibile per Pellizzaro. Ripreso coraggio con quel gol il Lecce ha tentato di compiere il miracolo del pareggio e ci sarebbe riuscito se Pezzella due minuti dopo (cioè al 32') avesse servito Beccati tutto solo ed in ottima posizione per segnare; purtroppo il terzino leccese (che oggi è stato messo a guardia di Improta) ha preferito tirare in porta e il pallone è finito un mezzo metro dal palo. Come spesso succede, invece del possibile 2-2 il Lecce è passato al 3-1 per un altro omaggio di Mayer che, dal limite dell'area di rigore, per servire Beccati ha mandato il pallone a sbattere contro le spalle di Rossi: nel rimpallo il pallone è finito sui piedi di Palanca che, dal limite dell'area di rigore, ha tirato forte segnando imparabilmente. Era il 34' e al Lecce gli si sono piegate le ginocchia (...) e per poco il Catanzaro non ha realizzato (al 42') il quarto gol con Arbitrio il cui gran tiro, da molto distante, si è stampato all'incrocio dei pali. Anche il Lecce, per la cronaca, ha avuto la possibilità di segnare con Montenegro a 5' dalla fine: il tiro molto forte ed angolato dell'attaccante leccese è stato neutralizzato con una bella parata da Pellizzaro. |