Tabellino della partita

21/11/1976 - Monza (MI), stadio Gino Alfonso Sada
9° giornata del Campionato di Serie B 1976/1977
Monza 1Lecce 0
Terraneo
Vincenzi
Gamba
De Vecchi
Pallavicini
Fasoli
Antonelli
Beruatto
Braida
De Nadai
Tosetto
Nardin
Lorusso
Croci
Mayer
Zagano
Pezzella
Sartori
Biondi
Petta
Fava
Montenegro
All.: Magni AlfredoAll.: Renna
Eventi:
46' Sostituzione Cannito per Petta
74' Gol Braida
75' Espulsione diretta Mayer
Ammonizione Beruatto
Ammonizione Pezzella
Ammonizione Sartori
Arbitro: Benedetti di Roma
Note:
Pomeriggio molto freddo con cielo plumbeo. Terreno erboso molto sdrucciolevole per la pioggia caduta nei giorni scorsi. Spettatori 8.000 circa (1.140 abbonati) per un incasso di oltre 22 milioni. C'erano non meno di 2.000-2.500 salentini arrivati da tutta la Lombardia e persino dalla Svizzera. Leggeri infortuni a Tosetto e Fasoli. Stiramento a Petta verso la fine del primo tempo: nella ripresa è stato sostituito da Cannito. Ammoniti Sartori per proteste, Pezzella per gioco scorretto e Beruatto per simulazione di fallo. Angoli 14 a 1 per il Monza. Sorteggio antidoping negativo. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e il centrocampista Giannattasio; per il Monza il secondo portiere Reali, l'ala Mutti e lo stopper Michelazzi.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 22 novembre 1976 così titolava: "Un Lecce irriconoscibile (sbaglia anche il gol del pari)" A Monza una sconfitta che si chiama innanzitutto non gioco dei pugliesi. Il Lecce in ginocchio per la terza volta, ha giocato male, ha tirato in porta con il contagocce, ha avuto soprattutto la sfortuna di incontrare sul suo cammino un Monza autentico rullo compressore e blasonato capolista del campionato. Il Lecce non ha saputo fare altro che rifugiarsi subito in difesa, effettuando una resistenza ad oltranza, durata sino ad un quarto d'ora dalla fine, quando Braida con un guizzo d'applausi ha fulminato Nardin sfruttando nel migliore dei modi un pennellato cross di Antonelli. Il Lecce, pur non giocando affatto bene, stava comunque accarezzando il sogno di un prestigioso pareggio. Un pareggio )ed ecco le stranezze del pallone) che il Lecce avrebbe potuto conquistare 7' dopo il gol di Braida, giocando addirittura in dieci uomini per l'espulsione di Mayer, a conclusione della sua unica vera azione d'attacco dell'intera partita. purtroppo è andata male a Montenegro che, tutto solo dinanzi a Terraneo, ha fatto passare il pallone, con una mezza girata acrobatica, un palmo alto sulla traversa.