Tabellino della partita

02/01/1977 - Lecce, stadio Via del Mare
14° giornata del Campionato di Serie B 1976/1977
Lecce 1Lanerossi Vicenza 1
Nardin
Pezzella
Croci
Mayer
Zagano
Giannattasio
Sartori
Cannito
Loddi
Fava
Montenegro
Galli
Lelj
Marangon
Donina
Prestanti
Dolci
Cerilli
Salvi
Rossi Paolo
Faloppa
Filippi
All.: RennaAll.: Fabbri Giovan Battista
Eventi:
9' Gol Montenegro
12' Gol Rossi Paolo
75' Sostituzione Biondi per Fava
78' Sostituzione D'Aversa per Cerilli
Ammonizione Salvi
Ammonizione Marangon
Ammonizione Sartori
Ammonizione Croci
Arbitro: Trinchieri di Reggio Emilia
Note:
Giornata grigia e fredda, con forte vento di scirocco che nel primo tempo ha soffiato alle spalle del Vicenza. Terreno infido. Ammoniti: Sartori e Marangon per gioco falloso, Croci per proteste, Salvi per ostruzionismo. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e l'ala Petta; per il Lanerossi Vicenza il secondo portiere Sulfaro e l'interno Verza. Sorteggio antidoping negativo per Nardin, Croci e Sartori del Lecce e Galli, Marangon e Cerilli per il Lanerossi Vicenza. Angoli 11 a 4 (p.t. 3 a 2) per il Lecce (fonte "La Gazzetta del Mezzogiorno"). Spettatori 25.000 (fonte www.museovicenzacalcio1902.net )
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 3 gennaio 1977 così titolava: "Un LECCE da favola fa soffrire il grande (e fortunato) Vicenza" Tre minuti d'illusione. Ma non fa niente. Poteva certo andare meglio. I bengala di riserva, quelli che la splendida folla salentina aveva messo da parte, sono rimasti spenti. Il Lecce, nonostante il pareggio, avrebbe meritato anche le luminarie, oltre agli applausi. Il Lecce ha strapazzato, con un secondo tempo tutto da raccontare addirittura la prima della classe. E' vero, nel primo tempo il Lanerossi ha fatto paura. Aveva cominciato al suo solito. Interpretando la parte del sornione, attesa ai limiti della cautela, poi improvvise partenze. Il Lecce, tatticamente impostato con intelligenza, aveva preso le necessarie contromisure. Sembrava un gioco fra gatto e topo, senonchè, proprio nella fase di assestamento della partita, in quei primi minuti, cioe, in cui tutto comincia a prendere consistenza nell'ordine e nel copione, Montenegro aveva incendiato folla e risultato con un gol splendido per prontezza d'intervento e precisione di tiro (di testa, su angolo battuto da Sartori). Ma, appena tre minuti dopo, una dannata distrazione, un rinvio frettoloso, un rimpallo sfortunato, il mediano Donina se ne va e poi fa scattare Salvi sulla destra. Un cross, uno sbandamento in area del Lecce, Rossi che arriva sbucando da chissà dove: il pallone, colpito di testa, centra il palo alla destra di Nardin e rimbalza in rete. Nella ripresa il Vicenza ha affrontato un Lecce iradiddio di squadra, rimediando una brutta figura, chiuso in una difesa ostinata. Forse al Vicenza gli andava bene così, certo è che in almeno due occasioni ha rischiato di perdere. Nella prima (27' s.t.) è stato Salvi a respingere sulla linea un tiro-gol di testa di Sartori. Nella seconda è toccato a Giannattasio disperarsi: solo davanti a Galli (conseguenza di un perfetto allungo smarcante di Loddi), il mediano si è allungato troppo il pallone.