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Tabellino della partita
06/02/1977 - Lecce, stadio Via del Mare 19° giornata del Campionato di Serie B 1976/1977 | |
Lecce 1 | Sambenedettese 0 |
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Nardin Lorusso Croci Mayer Pezzella Giannattasio Sartori Cannito Loddi Fava Petta | Pozzani Catto Martelli Melotti Agretti Berta Giani Catania Chimenti Colomba Odorizzi |
All.: Renna | All.: Tribuiani Nicola |
Eventi: 20' Loddi 46' Montenegro per Petta 70' Trevisan per Martelli Catania Berta Chimenti Giannattasio Loddi Croci | |
Arbitro: D'Elia di Salerno | |
Note: Terreno in discrete condizioni, cielo parzialmente coperto. Angoli 6 a 2 (p.t. 4 a 0) per il Lecce. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e il centrocampista Biondi; per la Sambenedettese il secondo portiere Pigino e l'interno Simonato. Sorteggio antidoping negativo. Spettatori paganti poco più di 15.000, oltre ai novecento abbonati, per un incasso di circa 43 milioni, a parte la quota abbonamenti. Curioso incidente di gioco per l'arbitro D'Elia, salernitano, alla sua seconda partita in serie B, nei primi minuti della ripresa, a centrocampo, è stato "chiuso" nettamente da un intervento contemporaneo di Giannattasio e di Catania ed è finito malamente a terra, rialzandosi peraltro con sorprendente prontezza. | |
Cronaca: La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 7 febbraio 1977 così titolava: "Con un gol di Loddi, il LECCE entra nel clan delle grandi" Non si può dire, obiettivamente, che sia stata una gran bella partita nè che si sia ammirato un Lecce straordinario. Con altrettanta obiettività, però, bisogna sottolineare la legittimità del successo del Lecce e dare l'importanza che meritano ad alcune considerazioni che spiegano abbondantemente e forse anche giustificano il comportamento della squadra salentina. Parliamo del risultato. Il Lecce ha segnato il gol vincente su calcio piazzato al 20' del primo tempo con Loddi. Il centravanti è stato furbissimo ed anche un tantino fortunato: ha battuto il calcio di punizione (sette-otto metri prima del limite) nel momento in cui Croci, uscendo dalla fila formata dai giocatori marchigiani, aveva determinato la scomposizione della barriera, sicchè Loddi ha potuto mirare a bersaglio; inoltre, il pallone, a mezza strada, ha avuto una leggere impennata causata forse da un ciuffo d'erba, per cui Pozzani, tuffatosi con buon tempismo, è riuscito soltanto a toccarlo ma non a impedirgli di gonfiare la rete. Sbloccato il risultato, il Lecce non si è dannato l'anima per cercare il raddoppio: ha preferito limitarsi a controllare la controffensiva dei marchigiani tentando la via della rete attraverso il contropiede. Non è stata soltanto una scelta opportunistica, ma anche tattica. La Samb, infatti, aveva subito dimostrato di essere solida e valida a centrocampo, non sarebbe stato agevole arrivare in zona tiro passando attraverso un centrocampo non soltanto folto, ma presidiato da abili palleggiatori. Meglio saltare questa zona. Una scelta felicissima. Infatti, la Samb per un'ora ha esercitato una superiorità fumosa, che non è servita a creare grossi problemi alla difesa del Lecce. Sul piano della concretezza, assai meglio il Lecce: senza dominare, infatti, la squadra salentina è andata vicina al gol ben due volte in modo brillantissimo ancora con Loddi, il quale ha costretto Pozzani a due interventi di grande efficacia. |