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Quando il calcio era bello e le squadre di A (e B) erano tecnicamente e atleticamente 10 volte superiori a quelle di oggi, i Gaucci e i Casillo dopo due salvezze consecutive smantellavano le rose. Erano coscienti di due cose 1) che in tutti i modi avrebbero sempre dovuto lottare per salvarsi 2) dopo un biennio viene meno la fame e sopravanza l'obiettivo personale di fare il salto verso altre squadre. I calciatori negano ciò pure a se stessi, ma non è propriamente una casualità che in passato si sia retrocessi più volte al terzo anno. Anche con i nuovi arrivi altisonanti Popescu, Cimirotic (Rebic...), Giacomazzi, Chevanton

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